Corno Grande - 2914 mt

La salita verso il Corno Grande, cima più alta del Gran Sasso e degli Appennini è suddivisa in due percorsi alternativi: la direttissima, che richiede una preparazione specifica ed è adatta solo ai più esperti e la normale, di difficoltà minore ma pur sempre impegnativa.
Tipo percorso: Trekking per escursionisti (Difficoltà EE - Media/Esperti)
Tempi di percorrenza: per Cima 3:30 h. la salita
Punto di Partenza: parcheggio dell'hotel di Campo Imperatore.
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Viaggiando per l'Abruzzo oggi siamo diretti sul Corno Grande, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga


Viaggiando per l'Abruzzo, oggi siamo diretti al Corno Grande sul Gran Sasso d'Italia in pieno parco nazionale. E' una giornata fantastica, il cielo è blu, il sole splende e l'aria è ferma. Il tempo perfetto per salire in cima. Si perché, pur essendo agosto, a quell'altezza (oltre 2000 metri fino a sfiorare i 3000) potrebbe sempre fare freddo se tirasse vento o non ci fosse il sole. Invece oggi è proprio l'ideale.
Per arrivare in cima ci sono due strade:
la direttissima che richiede però un po' di esperienza perché ci sono dei passaggi difficili (almeno così mi dicono, io non ci sono mai passata...d'altra parte più di una volta sono dovuti andare a recuperare in elicottero qualcuno che si era "bloccato" su quella strada )
la normale che invece è più lunga e più dolce (non che sia una passeggiata, sia chiaro) e adatta più o meno a tutti.
Noi ovviamente optiamo per la seconda.
Partiamo dal parcheggio dell'albergo di Campo Imperatore e iniziamo a salire. I primi 10 minuti sono davvero duri. La salita è ripida e dritta e noi, freddi per essere appena arrivati, facciamo fatica a "spezzare il fiato". Sappiamo che tra poco la situazione migliorerà, ma i primi metri sono sempre un po' traumatici. Come previsto, dopo ancora un po' di cammino in salita verso il Monte Aquila, la fatica sembra diminuita soprattutto quando arriva la tanto agognata pianura. In realtà si tratta di un saliscendi continuo ma abbastanza dolce, nessuna pendenza eccessiva. Questo è un momento veramente meraviglioso, in cui seguire il sentiero non è assolutamente difficile e possiamo rilassarci, guardare affascinati il paesaggio stupendo che ci circonda e fermarci a fare qualche fotografia. Valle Pericoli si offre in tutto il suo splendore. Ma ovviamente stiamo salendo su una montagna e non è possibile che la strada resti sempre così agevole.


Ricominciamo a salire arrivando in qualche punto ad aiutarci con le mani per superare passaggi un po' più difficili. Tutto sommato però è davvero piacevole!!! Siamo oltre metà strada quando il sentiero mi svanisce davanti. Dove si va? Di fianco a noi una parete rocciosa...e Ale "si sale di qua" (indicando la parete)...il solito scherzoso...e invece no...si sale proprio di qua. Alzo lo sguardo e vedo tanti altri affrontare la salita sopra le nostre teste. Non stava scherzando, eh? Vabbè, mancano poche centinaia di metri all'arrivo, non si può assolutamente rinunciare! Iniziamo anche noi a salire. L'ambiente circostante è cambiato moltissimo. Ci siamo lasciati alle spalle i verdi prati fioriti e ci troviamo sulla roccia viva. Niente vegetazione qui. Solo l'imponenza della montagna e, alla nostra sinistra, il Corno Piccolo che svetta maestoso. Che fatica!!!! Finalmente superiamo la parete e ci troviamo in cima a questa cresta. Dall'altro lato la montagna riscende quasi a strapiombo e possiamo ammirare il ghiacciaio. Questo è, per me, il punto più impressionante; lo spettacolo è maestoso, bellissimo ma mette anche un po' di soggezione e, sebbene sia praticamente in pianura, procedo con moltissima attenzione.

Ancora pochi minuti di cammino e siamo arrivati. Abbiamo conquistato il Corno Grande!!! La prima cosa da fare ovviamente è ammirare il panorama...una cosa davvero magica ed impressionante. Si vede praticamente tutto l'Abruzzo ed anche oltre. Vedo le coste del mar Adriatico e, rimango a bocca aperta, anche le coste del mar Tirreno. Che meraviglia! Non riusciamo a staccare gli occhi da questo paesaggio da fiaba e subito dimentichiamo la fatica che è costato arrivare fin qui. Ovviamente ci sbizzarriamo con la macchinetta fotografica. Non vorrei più andare via. Il sole è caldo e si sta troppo bene. Ma bisogna ancora fare tutta la strada in discesa...è ora di riavviarsi.


Tanto scendere è più semplice. Dite? Questo è da dimostrare. La centesima volta che sono caduta sul brecciaio ho chiesto ad Ale di abbandonami lì e andare a casa da solo...ma una volta superata la prima parte di percorso le cose vanno decisamente in meglio e ci godiamo la discesa tanto quanto ci è piaciuta la salita. Eccoci arrivati, la nostra macchinina ci attende per riportarci a casa...tempo impiegato? Meno di 6 ore...non male direi.

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